casistica

Classificazione operata dai gesuiti nel XVII secolo della diversa entità dei peccati in relazione ai differenti “casi della vita” in cui l’uomo si trova ad agire. Ideata come sussidio per i confessori, spostò l’asse della responsabilità morale dall’intenzione alla situazione. Fu pertanto rifiutata dalle correnti rigoristiche del cristianesimo, in particolare dal giansenismo, e accusata di aprire la strada al lassismo morale, cioè a un’eccessiva tolleranza dei peccati meno gravi, con l’effetto di corrompere la purezza etica del messaggio cristiano.