Carlo XII

(Stoccolma 1682, † Fredrikshald 1718). Re di Svezia dal 1697 al 1718. Figlio e successore di Carlo XI, per rafforzare l’egemonia svedese sul Baltico si assicurò l’appoggio dell’Inghilterra e dell’Olanda. Nel 1700, durante la fase iniziale della seconda guerra del Nord (1700-21), fronteggiò con determinazione la coalizione antisvedese (Danimarca, Russia, Polonia): costrinse i danesi a firmare il trattato di Traventhal, con cui essi garantivano la propria neutralità; sconfisse lo zar Pietro il Grande nella battaglia di Narva (1700) e i polacchi sulla Dvina e a Kliszow (1701); fece quindi deporre dalla dieta polacca Augusto II ed eleggere al trono Stanislao Leszczynski (1704); sconfisse Augusto II, che si era rifugiato in Sassonia (di cui era principe elettore) nella battaglia di Fraustadt, costringendolo ad abbandonare il conflitto (1706). Nel 1707 lanciò un attacco che avrebbe dovuto essere decisivo contro Pietro il Grande, ma il ripiegamento tattico dei russi e la sconfitta a Poltava (1709) segnarono la fine del suo disegno egemonico e la progressiva perdita di tutte le conquiste precedenti. Rifugiatosi in Turchia, cercò invano di sollevare gli ottomani contro la Russia. Ritornato in Svezia nel 1716, morì due anni dopo nel corso di una campagna militare in Norvegia. Celebrato in patria come eroe nazionale, alla sua figura Voltaire dedicò la Storia di Carlo XII (1731).