Carlo X Gustavo

(Nyköping 1622, † Göteborg 1660). Re di Svezia dal 1654 al 1660. Figlio del principe del Palatinato Giovanni Casimiro e nipote di Carlo IX, guidò gli eserciti svedesi durante la guerra dei Trent’anni (1618-48). Salì al trono dopo l’abdicazione della cugina Cristina. In politica interna cercò di limitare il potere della grande nobiltà, conducendo al tempo stesso una politica estera aggressiva nel tentativo di imporre e rafforzare l’egemonia svedese sul Baltico. Non appena salito al trono appoggiò i russi dopo l’attacco dello zar Alessio alla Polonia, e nel 1655, con l’invasione svedese della Polonia, diede inizio alla prima guerra del Nord (1655-60). Nel 1656, in seguito all’accordo con Federico Guglielmo elettore di Brandeburgo (alleanza di Marienberg) e anche grazie all’appoggio del cardinale Mazarino, sconfisse i polacchi nella battaglia di Varsavia (28-30 luglio) conquistando la Polonia. Nel 1657 sconfisse i danesi obbligandoli l’anno dopo, con la pace di Roskilde (1658), a cedere la Scania e i territori dell’attuale Svezia meridionale (Halland, Blekinge e Bohuslän). Il rovesciamento delle alleanze da parte di Federico Guglielmo di Brandeburgo, divenuto sostenitore dei danesi, determinò la fine dell’avanzata svedese in Danimarca. Anche la conquista della Polonia fu effimera e con la pace di Oliva (1660) Carlo X dovette riconoscere l’indipendenza di quest’ultima, che fu tuttavia costretta a cedere alla Svezia i suoi territori sul Baltico. Con la pace di Copenaghen il sovrano pose temporaneamente fine allo scontro con la Danimarca riaffermando gli accordi della pace di Roskilde. Morì nel corso di un nuovo conflitto con la Danimarca.