blocchi, politica dei

Con l’espressione “politica dei blocchi” si definiscono le dinamiche proprie del sistema internazionale sorto all’indomani della seconda guerra mondiale (1939-45) e durato fino al 1989-91. Tale sistema fu caratterizzato dal ruolo egemonico di due grandi superpotenze dotate del monopolio termonucleare – gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica – e dall’aggregazione attorno a esse di stati loro politicamente affini. Diversamente dalle tradizionali alleanze fondate sulla pari dignità dei contraenti, i singoli “blocchi” – che pure stipularono accordi formali quali la NATO (1949) e il Patto di Varsavia (1955) – furono caratterizzati al proprio interno, anche se in misure diverse, da una sostanziale sudditanza dei loro membri nei confronti della superpotenza di riferimento. La fine della politica dei blocchi è stata determinata, tra il 1989 e il 1991, dalla caduta dei regimi comunisti nell’Europa centro-orientale e dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica.