Blanc, Louis

(Madrid 1811, † Cannes 1882). Pensatore e uomo politico francese. Scrisse L’organizzazione del lavoro (1839), uno dei primi testi classici del socialismo riformista. Qui immaginò un modello produttivo imperniato sulla collaborazione di capitalisti e operai e sul superamento della concorrenza grazie all’opera di intermediazione del governo. Quest’ultimo avrebbe dovuto essere il “regolatore supremo della produzione” e avrebbe dovuto creare opifici sociali (ateliers nationaux) caratterizzati dall’“autogoverno dei produttori”. A suo giudizio tali opifici, in virtù della loro superiorità economica e sociale, si sarebbero presto imposti sul modello classico dell’impresa capitalistica privata. Con i suoi scritti Blanc contribuì ad alimentare l’opposizione alla monarchia di Luigi Filippo d’Orléans. Fu membro del governo provvisorio costituitosi nel febbraio del 1848 con l’appoggio degli operai parigini che auspicavano la realizzazione delle sue idee. Fallito l’esperimento degli ateliers nationaux (durati dal 27 febbraio al 21 giugno 1848) e represso dall’esercito il tentativo insurrezionale degli operai parigini, che il 15 maggio avevano proclamato un governo socialista ponendovi a capo lo stesso Blanc insieme a L.A. Blanqui, andò in esilio in Gran Bretagna. Solo nel 1870 poté ritornare in Francia. Nel 1871 fu eletto deputato per l’estrema sinistra all’Assemblea nazionale. Ostile alla Comune di Parigi (1871), nel 1876 fu uno dei fondatori del partito radical-socialista. Fra le sue opere ricordiamo la Storia dei dieci anni. 1830-40 (1841), Il diritto al lavoro (1848) e la Storia della Rivoluzione francese (1847-62).