Bissolati Bergamaschi, Leonida

(Cremona 1857, † Roma 1920). Uomo politico italiano. Laureato in giurisprudenza nel 1877, di tendenze democratiche e repubblicane, si avvicinò al socialismo attraverso F. Turati. Partecipò al congresso di Genova del 1892, che sancì la nascita del PSI. Tra il 1896 e il 1904 fu direttore dell’“Avanti!” e nel 1897 fu eletto alla Camera. Assieme a I. Bonomi fu il leader dell’ala riformista e revisionista del PSI che, dopo l’appoggio dato all’impresa libica (1911-12) e a causa del coinvolgimento nella strategia giolittiana, venne estromessa dal partito al congresso di Reggio Emilia (luglio 1912). Fu uno dei fondatori del Partito socialista riformista. Allo scoppio della prima guerra mondiale divenne uno dei principali esponenti del cosiddetto “interventismo democratico” e fu ministro senza portafoglio nei governi Boselli (1916-17) e Orlando (1917-19). Contrario alla politica annessionistica promossa da Sonnino alla conferenza di pace, diede le dimissioni ritirandosi dalla vita politica.