Berlusconi, Silvio

(Milano 1936, viv.). Imprenditore e uomo politico italiano.

Laureato in legge, iniziò la carriera imprenditoriale in campo edilizio, ottenendo la concessione per la costruzione di grandi complessi multifunzionali (tra cui, nel 1969, Milano 2; nel 1976, Milano 3). Già proprietario della testata “Il Giornale” (1976), nel 1978 avviò l’attività nel campo dell’emittenza televisiva privata, in cui conseguì la maggior quota di mercato.

Alla fine del 1993 fondò il movimento politico Forza Italia, col quale vinse nel 1994 le elezioni politiche alleandosi con la Lega Nord e Alleanza Nazionale. Capo del governo dal maggio al dicembre dello stesso anno, fu però costretto a dimettersi per l’uscita della Lega Nord dal governo stesso e dalla maggioranza parlamentare. Fu quindi il leader dell’opposizione durante i governi Dini (1995), Prodi (1996-98), D’Alema (1998-2000) e Amato (2000-01).

Alla testa della coalizione di centrodestra “Casa delle Libertà” ottenne un significativo successo alle elezioni politiche del 2001 in seguito alle quali costituì il suo secondo governo che avviò in primo luogo alcuni contestati provvedimenti in materia di giustizia e una serie di progetti di legge delega in campo economico, fiscale e del lavoro trovando in particolare la ferma opposizione della CGIL, guidata da Sergio Cofferati. Nelle elezioni politiche del 2006 si ricandidò alla guida del paese, ma fu sconfitto da Romano Prodi, leader della coalizione di centrosinistra.

Nel novembre del 2007, in occasione di una manifestazione contro il governo di centrosinistra, annunciò la prossima formazione di un nuovo soggetto unitario, il “Popolo della Libertà” (PdL), all’interno del quale sarebbero poi formalmente confluiti Forza Italia, Alleanza Nazionale e alcuni altri partiti minori del centrodestra.

Alle elezioni anticipate del 2008, la coalizione di centrodestra guidata da Berlusconi ottenne uno schiacciante successo, che la riportò così al governo del paese. Nonostante la netta maggioranza parlamentare, il suo governo fu però coinvolto, a partire dal 2009, in una serie di scandali che determinarono non da ultimo il deterioramento del rapporto politico e personale di Berlusconi con uno dei suoi principali alleati, Gianfranco Fini. In seguito al progressivo indebolimento della sua maggioranza e all’aggravarsi della crisi finanziaria del paese, nel novembre del 2011 rassegnò le dimissioni, venendo sostituito da Mario Monti.
Nonostante gli scandali, i processi ancora a carico e le condanne, Berlusconi continuò tuttavia a godere di forte consenso e sul finire del 2012, dopo aver annunciato il suo ritorno sulla scena politica, contribuì a far cadere il governo Monti. Alle successive elezioni politiche del 2013 si ricandidò alla guida del governo, portando il PdL a un inatteso risultato elettorale, che contribuì a evitare la formazione di un governo monocolore di sinistra.