Berlino

Capitale della Repubblica Federale Tedesca. Sorta dall’unificazione (nel XIV secolo) dei due centri di Berlino e Kölln, fondati probabilmente nel XIII secolo, fu posta sotto il dominio degli Hohenzollern, elettori del Brandeburgo, e divenne loro residenza nel 1476. Membro della Lega anseatica nel XIV secolo, accolse la Riforma protestante nel 1539. Devastata dall’esercito svedese durante la guerra dei Trent’anni, visse un periodo di sviluppo sotto il Grande Elettore Federico Guglielmo (1640-88), e diventò capitale del regno di Prussia nel 1701 sotto Federico I (1688-1713). Dopo l’occupazione napoleonica (1806-1808) divenne il maggiore centro politico e culturale tedesco e fu protagonista di un considerevole sviluppo industriale a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Nel 1848 fu uno dei centri principali della rivoluzione tedesca e nel 1871 diventò capitale del Reich germanico. Capitale della repubblica di Weimar (1919-33) e del Terzo Reich (1933-45), fu distrutta dai bombardamenti e occupata dai russi il 2 maggio 1945. Al termine del conflitto fu collocata all’interno della zona di influenza sovietica e suddivisa in quattro settori amministrati dalle forze alleate sotto la direzione di un comando militare unificato. Dal giugno 1948 al maggio 1949 fu meta di un ponte aereo deciso dagli alleati occidentali come risposta al blocco terrestre e fluviale imposto dai russi, ritiratisi dal comando unico. Divenuta nel suo settore orientale capitale della Repubblica Democratica Tedesca, fu divisa dalla costruzione di un muro eretto il 13 agosto 1961 per scoraggiare le fughe verso l’ovest e smantellato il 9 novembre 1989: un atto che costituì il primo passo verso la riunificazione della Germania. Tornata a essere la capitale della nuova Germania nel 1991 e sede effettiva del governo nel 1999, fu oggetto di una straordinaria opera di rilancio urbanistico, che la resero negli anni seguenti una delle città più dinamiche e attrattive d’Europa.