Baviera

Regione storica e antico stato della Germania meridionale. Attualmente è il maggiore degli stati federati della Repubblica Federale Tedesca. La regione in epoca romana era abitata da popolazioni celtiche. Nel 15 a.C. fu conquistata da Druso. Nel VI secolo d.C. venne occupata dai bavari, di ceppo germanico, che vi formarono un ducato il quale da essi prese il nome. La sua cristianizzazione fu portata a termine nell’VIII secolo. Carlo Magno la inglobò nel suo impero nel 778; ed essa rimase sotto il dominio dei Carolingi fino al 911. Allora comprendeva, oltre alla regione attuale, anche l’Austria e parte del Palatinato. Nel 947 venne assegnata dall’imperatore Ottone I al fratello Enrico, il cui nipote diventò imperatore come Enrico II nel 1002. L’imperatore Ottone II, preoccupato della potenza bavarese, ridusse il territorio alla bassa e alta Baviera e al Tirolo. Nel 1070 la Baviera fu concessa dall’imperatore Enrico IV alla casa dei Welfen. Di fronte alla politica di sfida all’autorità imperiale da parte di Enrico il Superbo (1126-38), che aveva unito le corone di Baviera e Sassonia, l’imperatore Corrado III nel 1137 lo fece deporre, assegnando la Baviera al casato austriaco dei Babenberg. Nel 1156 Federico I assegnò la Baviera a Enrico il Leone, ma, in conseguenza della ribellione di questo, attribuì nel 1180 il ducato, privato di parte sostanziale del territorio, a Ottone di Wittelsbach, la cui dinastia sarebbe durata fino al 1918. Dopo aver conosciuto un periodo di fioritura con il duca Ludovico, asceso al trono imperiale come Ludovico IV il Bavaro (1314-17), la Baviera andò incontro a numerose divisioni, sino a che fu riunificata in tutto o in parte prima sotto l’imperatore della dinastia Wittelsbach Luigi IV (1328-47) e poi a opera del duca Alberto IV (1467-1508). Durante la Riforma la Baviera con Guglielmo IV (1508-1550) costituì un baluardo del cattolicesimo. Il duca Massimiliano I (1597-1651) fu a capo della Lega cattolica nel corso della guerra dei Trent’anni (1618-48), ricevendo perciò dall’imperatore il titolo di elettore e l’alto Palatinato. Nel secolo XVIII la Baviera fu pesantemente coinvolta nei conflitti europei. In seguito alla morte dell’imperatore Carlo VI, Carlo Alberto di Baviera (1726-45), contestando la successione di Maria Teresa, figlia di Carlo VI, avanzò pretese al trono imperiale, dando così inizio alla guerra di Successione austriaca (1740-48); pretese a cui il figlio Massimiliano III (1745-77) fu costretto a rinunciare. Alla morte nel 1777 di questo, che non aveva eredi, il trono bavarese passò a Carlo Teodoro (1777-99) del ramo Palatinato-Sulzbach. Il crescere della potenza della Baviera provocò nel 1778-79 la guerra di Successione bavarese, che consentì all’Austria di impadronirsi di parte dei territori meridionali del ducato. I permanenti contrasti con l’Austria indussero Massimiliano IV Giuseppe (1799-1806) ad allearsi con Napoleone, da cui ottenne sostanziali ingrandimenti e il titolo regio come Massimiliano I. La Baviera entrò a far parte della Confederazione del Reno nel 1806. Di fronte alla disfatta napoleonica, nel 1813 Massimiliano cambiò fronte, salvando così il proprio regno (perse a favore dell’Austria il Tirolo e il Trentino, ma ottenne il Palatinato che Napoleone gli aveva sottratto). Durante la Restaurazione, la Baviera tenne un corso relativamente liberale sanzionato dalla costituzione del 1818. La rivoluzione del 1848 indusse Luigi I (1825-48) ad abdicare a favore del figlio Massimiliano II (1848-64), che operò al fine di contrastare le tendenze egemoniche della Prussia e anche dell’Austria. Nella guerra austro-prussiana del 1866, la Baviera, il cui sovrano era Luigi II (1864-86), si schierò con l’Austria venendo coinvolta nella sconfitta di quest’ultima. Ma nella guerra franco-prussiana del 1870-71 si schierò con la Prussia e nel 1871 entrò a far parte dell’impero, costituendone il secondo stato per importanza. Vive però rimasero le tendenze separatistiche. Il crollo dell’impero nel 1918 pose fine al regno di Luigi III (1913-18). Nel dopoguerra la Baviera, divenuto uno dei Länder della repubblica tedesca, fu pesantemente coinvolta nei conflitti sociali e politici. La repubblica dei consigli fondata a Monaco nel 1919 da Kurt Eisner, assassinato poco dopo, fu sanguinosamente repressa dall’esercito. E sempre a Monaco, divenuta la culla del nazionalsocialismo, Hitler e il generale Ludendorff guidarono un abortito colpo di stato nell’ottobre del 1923. Nel 1934 la Baviera perse, al pari degli altri Länder, la propria autonomia. Nel 1946, privata del Palatinato renano, ottenne una nuova costituzione e nel 1949 divenne un Land della Repubblica Federale Tedesca. L’Unione Cristiano Sociale bavarese, di orientamento assai conservatore e alleata dell’Unione Cristiano-democratica, il grande partito nazionale cattolico, divenne un asse portante della politica tedesca.