baschi

Popolazione che vive nelle regioni collocate tra la Spagna settentrionale e la Francia sud-occidentale, nella zona litoranea del golfo di Biscaglia.

Forse il più antico gruppo etnico europeo, ha conservato nel corso dei secoli una forte identità basata su un vigoroso senso dell’eredità tradizionale. I baschi (vascones) resistettero tenacemente ai romani, che non riuscirono mai a soggiogarli stabilmente. La penetrazione del cristianesimo fu tra essi assai lenta (III-V secolo). Riuscirono a preservare la loro autonomia anche dai visigoti e dai franchi. Nel VI secolo intrapresero un’azione espansiva verso nord e fondarono all’inizio del VII secolo il ducato di Vasconia (la regione prese da loro il nome di Guascogna), che resistette con successo agli attacchi di visigoti, franchi e mori. Nel 778 i baschi vinsero la battaglia di Roncisvalle contro la retroguardia delle truppe di Carlo Magno. In seguito riconobbero la sovranità del duca di Aquitania. Nel IX secolo diedero vita al regno di Navarra, formalmente costituito nell’824. Il regno, sottoposto a una crescente opera di erosione da parte della corona di Castiglia, venne infine conquistato nel 1512.

Una parte dei territori della Navarra diventò francese nel XVI secolo, preservando una condizione di autonomia cui pose fine la Rivoluzione francese. Nel Cinquecento i baschi divennero un bastione del cattolicesimo della Controriforma. Baschi furono Sant’Ignazio di Loyola e Francesco Saverio. La corona spagnola lasciò ai baschi una relativa autonomia, che però venne completamente soppressa nel 1873 per l’appoggio dato ai carlisti nel corso delle guerre carliste. Da allora in poi i baschi divennero forti oppositori del centralismo madrileno. Durante la guerra civile spagnola (1936-39) i baschi di Navarra appoggiarono Franco, mentre le province basche si schierarono con la repubblica, che restituì loro l’autonomia.

Il regime franchista la soppresse e sottopose i baschi a una stretta vigilanza dal centro. Il che ebbe l’effetto di rilanciare lo spirito indipendentista dei baschi, i quali negli anni Cinquanta diedero vita a una organizzazione, l’ETA (Euzkadi ta Azkatasuna: patria basca e libertà) avente come obiettivo la separazione dalla Spagna.

La caduta del regime franchista nel 1975 e la relativa autonomia concessa ai baschi nel 1979 non indussero i separatisti a rinunciare ai loro obiettivi. Al contrario, organizzatisi nella clandestinità, misero in atto azioni di sanguinoso terrorismo che, nonostante periodiche tregue, proseguirono nei decenni successivi. Nel 2010, in risposta alla proposta di una nuova tregua, il governo spagnolo richiese la rinuncia definitiva all’uso della violenza terroristica. Nell’ottobre 2011 seguì una conferenza internazionale in occasione della quale svolsero la funzione di mediatori l’ex segretario generale dell’ONU Kofi Annan e il leader del Sinn Fein Gerry Adams. A breve distanza, pur non rinunciando all’obiettivo di creare uno stato basco indipendente,l’ETA dichiarò la cessazione di ogni attività di stampo terroristico.