abate

Termine di origine aramaica (’abbâ, padre). Designò dapprima i monaci più anziani delle prime comunità cristiane in Oriente ed entrò nell’uso nel latino ecclesiastico come abbas. Sin dal VI secolo designò il capo spirituale (e materiale) dell’abbazia eletto dalla comunità monastica con l’approvazione del vescovo e dei fedeli. La sua giurisdizione poteva limitarsi al monastero o estendersi al territorio e alla popolazione circostante all’abbazia. Il feudalesimo determinò la perdita progressiva dell’autonomia dell’abate, che venne posto sotto il controllo del principe o del feudatario; dall’XI secolo, tuttavia, fu progressivamente riattribuito ai monaci il diritto di eleggere liberamente propri abati. Nel corso del XIV-XV secolo sorse la figura dell’abate commendatario, un laico (o un religioso secolare) che, pur fruendo delle rendite dell’abbazia, affidava a un monaco la direzione della stessa.