Balbo, Italo

(Quartesana, Ferrara, 1896, † Tobruk 1940). Uomo politico italiano. Favorevole all’intervento dell’Italia in guerra, nel 1915 si arruolò volontario nel corpo degli alpini. Nel 1920 aderì al fascismo, diventando il capo dello squadrismo ferrarese. Contrario al “patto di pacificazione” con i socialisti voluto da Mussolini nel 1921 e divenuto uno dei principali esponenti dell’ala più intransigente del fascismo, organizzò e diresse, nell’agosto del 1922, una violenta spedizione punitiva (circa ventimila camicie nere) contro le leghe operaie e contadine della città di Parma, che si risolse tuttavia in un insuccesso. Assieme a De Bono, De Vecchi e Bianchi, fu uno dei quadrumviri che nell’ottobre del 1922 guidarono la marcia su Roma. Tra il 1923 e il 1924 fu comandante generale della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN). Come ministro dell’Aeronautica (1929-33) si adoperò per il potenziamento della flotta aerea. Entrato in contrasto con gli ambienti militari e con lo stesso Mussolini, fu trasferito come governatore in Libia (1933-40), dove morì – durante la seconda guerra mondiale – abbattuto per errore dalla contraerea italiana.