Badoglio, Pietro

(Grazzano Monferrato 1871, † ivi 1956). Generale e uomo politico italiano. Partecipò alla campagna d’Africa (1896-97) e a quella di Libia (1911-12). Durante la prima guerra mondiale fu posto dall’ottobre 1917 a capo del XXVII corpo d’armata che nella battaglia di Caporetto fu travolto dall’attacco austro-tedesco. Nominato capo di stato maggiore dell’esercito nel 1919, fu poi ambasciatore in Brasile (1924-25) e, sotto il fascismo, capo di stato maggiore generale dal 1925 al 1940. Nel 1926 ebbe il titolo di maresciallo d’Italia. Come governatore di Libia (1929-33) represse duramente i movimenti di opposizione al colonialismo italiano. Nominato alto commissario per le colonie dell’Africa Orientale Italiana (AOI) nel novembre 1935, fu al comando delle truppe durante la campagna d’Etiopia giungendo a occupare nel maggio 1936 Addis Abeba: fu allora nominato viceré di Etiopia e duca di Addis Abeba. All’inizio del secondo conflitto mondiale fu contrario all’entrata in guerra e si dimise dall’incarico dopo la disastrosa campagna di Grecia (3 dicembre 1940). Il 25 luglio 1943, alla caduta di Mussolini, su incarico del re Vittorio Emanuele III formò un governo di tecnici con il compito di concludere con gli Alleati l’armistizio, firmato il 3 settembre 1943 a Cassibile. Quando la firma dell’armistizio divenne pubblica (8 settembre) si rifugiò a Brindisi insieme al re abbandonando così Roma e l’Italia centrosettentrionale ai tedeschi. Rimase a capo del governo sino all’ingresso degli alleati a Roma e alla costituzione del ministero Bonomi (giugno 1944). Si ritirò poi a vita privata.