Acerbo, Giacomo

(Loreto Aprutino 1888, † Roma 1969). Uomo politico italiano.
Leader del movimento fascista in Abruzzo fin dal primo dopoguerra, nel 1923 ebbe un ruolo decisivo nell’elaborazione della legge elettorale maggioritaria voluta da Mussolini per consentire al Partito nazionale fascista di conquistare la maggioranza in parlamento (“legge Acerbo”). In base a tale legge, con cui si tennero le elezioni del 1924, il partito di maggioranza relativa che avesse ottenuto almeno il 25% dei suffragi, avrebbe conquistato il 65% dei seggi alla Camera dei Deputati. Messo in disparte temporaneamente dopo il delitto Matteotti, fu ministro dal 1929 al 1935 e poi nuovamente nel 1943. Membro del Gran Consiglio del fascismo, firmatario dell’ordine del giorno Grandi contro Mussolini il 24 luglio 1943, fu condannato a morte in contumacia al processo di Verona (1944) e poi amnistiato.