autodeterminazione, principio di

Principio politico che riconosce a ogni popolo o nazione il diritto di decidere autonomamente la propria organizzazione e le proprie scelte politiche. Sorto con l’affermazione della moderna idea di nazione, ebbe la prima solenne proclamazione nella Rivoluzione francese, ma fu alla base anche della rivoluzione americana e delle lotte per l’indipendenza dell’America Latina. Nell’Ottocento ispirò le lotte contro il principio dinastico della sovranità e contro le dominazioni straniere. Particolarmente significative dell’affermazione del nuovo principio furono le lotte esplose nel 1848 nell’impero asburgico per l’autodeterminazione delle nazionalità (boemi, magiari, italiani) a esso soggette. Dopo le unificazioni italiana (1861) e tedesca (1871), il principio di autodeterminazione si affermò anche nell’Europa centro-orientale al termine della prima guerra mondiale, con la dissoluzione degli ultimi imperi multinazionali europei e l’applicazione dei 14 punti di Wilson, convinto sostenitore del diritto delle nazioni all’autodeterminazione, per le trattative di pace e l’istituzione della Società delle nazioni. Riaffermato nella Carta Atlantica (1941) durante la seconda guerra mondiale e nello Statuto dell’ONU (1946), fu progressivamente applicato, pur con molte difficoltà, in Asia e in Africa nel periodo della decolonizzazione. Ultimamente è rivendicato anche da nazioni minori e da numerosi gruppi etnoculturali come elemento di dissoluzione degli stati nazionali o federali. In questo contesto si inseriscono questioni tra loro diverse, ma accomunate dalla rivendicazione dello stesso principio, come le richieste di autonomia o di indipendenza di irlandesi, gallesi e scozzesi in Gran Bretagna, di baschi e catalani in Spagna, di corsi e bretoni in Francia, del Québec francofono in Canada, di sardi, siciliani e, più recentemente, del secessionismo leghista in Italia. Dopo il crollo dell’URSS, il principio di autodeterminazione contribuì a riaccendere focolai nazionalistici nell’Est europeo e nell’Asia ex sovietica, provocando violente guerre civili, ma anche separazioni pacifiche e consensuali. Anche la dissoluzione della ex Iugoslavia, che assunse forme tragiche durante gli anni Novanta, fu causata dal principio di autodeterminazione, il quale, pur essendo sorto in stretta relazione con gli ideali democratici, solleva numerose questioni, tra cui quella legata alla difficoltà stessa di definire cosa sia una nazione e, soprattutto, quella legata al rischio di gravi destabilizzazioni sia a livello interno sia a livello internazionale. Tra i casi più recenti in cui, facendo riferimento al principio di autodeterminazione, si è giunti alla secessione e alla creazione di nuove entità statali indipendenti, si ricordino quelli di Timor Est (2002), del Montenegro (2006), del Kosovo (2008) e del Sudan meridionale (2011).