auguri

Nell’antica Roma, sacerdoti che interpretavano la volontà degli dei attraverso gli auspici. I segni di tale volontà si riscontravano in fenomeni naturali (come il volo degli uccelli o il movimento di animali terrestri) che avvenivano in spazi di cielo e di terra che gli auguri, dall’“auguracolo” (sul Campidoglio), stabilivano con un movimento del loro bastone, il lituo. Molte attività importanti per lo stato e la vita pubblica (viaggi, guerre, ecc.) venivano intraprese, cioè “inaugurate”, solo se il responso degli auguri era favorevole. Il collegio degli auguri, composto inizialmente di 5 membri, aumentò progressivamente fino a 20 con Giulio Cesare.