accentramento/decentramento

Nell’età moderna e contemporanea il centralismo (o centralizzazione, accentramento) è in generale un fenomeno organizzativo-burocratico e un principio direttivo che interessa gli ambiti economico, politico e statale e che consiste nel ricondurre a un apparato centrale, monolitico o articolato, quante più istanze decisionali possibili. Da un punto di vista economico si preferisce parlare di “concentrazione”; il termine centralismo è più usato nel linguaggio politico-partitico (centralismo democratico) e accentramento in quello statal-burocratico. Al centralismo, teso ad accentuare i valori dell’unità e dell’efficienza sovente a discapito della libertà e dell’autonomia locale, si contrappone il decentramento (o decentralizzazione), un orientamento avente il proprio antecedente storico-politico di rilievo nella posizione dei girondini durante la Rivoluzione francese e imperniato sulla richiesta dello spostamento alla periferia regionale e/o locale di una parte rilevante delle competenze statali. Restando nel quadro dell’ordinamento pubblico, il decentramento può essere di tipo politico o burocratico. Nel primo caso esso corrisponde grosso modo all’autonomia politica e manifesta una tensione positiva verso il federalismo. Nel secondo caso, coincide con una mera riarticolazione degli uffici pubblici tra centro e periferia, nel presupposto di un mantenimento dei poteri decisionali al centro.