Atene

Capitale della Grecia. Fondata secondo la tradizione da Teseo, fu prima sede di una monarchia e poi, nell’VIII secolo, di una repubblica aristocratica retta da un arconte. Nei secoli VII-VI a.C. fu teatro di trasformazioni politiche e sociali per opera di Dracone e Solone. Dopo la tirannide di Pisistrato e dei suoi figli Ippia e Ipparco (561-10 a.C), con Clistene ebbe una nuova costituzione democratica. Uscita vittoriosa dalle guerre persiane (490 e 480-79 a.C.), con la fondazione della lega delio-attica, in funzione antipersiana, assunse un indiscusso primato morale e politico. Sotto il governo di Pericle (460-29 a.C.) visse una importante stagione democratica che trasformò la città in massimo centro culturale ed economico della Grecia. Stipulata la pace con la Persia (449 a.C.), entrò in conflitto con Sparta, sua avversaria, dopo il fallimento della pace trentennale stipulata nel 446 a.C., nella guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) che costò alla città un periodo di crisi. Tornata alla democrazia con Trasibulo nel 403 a.C. dopo il regime filospartano dei Trenta tiranni, passò in mano macedone nel 338 a.C. Persa importanza politica in epoca romana, divenne sede di vescovado nel II secolo d.C. Ancora in decadenza sotto i bizantini, fu trasformata in ducato da Ottone de La Roche, insediato dai crociati all’inizio del XIII secolo. Conobbe una ripresa economica nel secolo XIV, prima sotto il dominio della Compagnia dei catalani e poi sotto quello dei fiorentini e dei veneziani, divenendo possesso della famiglia fiorentina degli Acciaiuoli all’inizio del XV secolo. Conquistata dai turchi nel 1456, diventò capitale del Regno indipendente della Grecia nel 1834. Occupata dai tedeschi nel 1941, fu posta sotto amministrazione italiana e liberata dagli Alleati nel 1944. Nel gennaio del 1945 fu teatro di conflitti tra le truppe regolari e quelle partigiane d’ispirazione comunista, e nel 1973, di scontri che portarono alla caduta del governo Papadopulos.