rosa bianca, la

Gruppo antinazista attivo in Germania tra 1942 e 1943. Fu fondata a Monaco di Baviera da alcuni giovani studenti universitari, testimoni delle atrocità commesse sul fronte orientale dalle SS.
A differenza dei militari della Wehrmacht che il 20 luglio 1944, sotto la guida del colonnello Claus von Stauffenberg, attentarono alla vita di Adolf Hitler, la Rosa bianca – di cui fecero parte Hans e Sophie Scholl, Willi Graf, Christoph Probst e Alexander Schmorell – ricorse a metodi non violenti. Ispirati da un forte idealismo connotato in senso religioso, gli aderenti al gruppo diffusero, a partire dal giugno 1942, sei opuscoli in cui, richiamandosi a Friedrich Schiller e Wolfgang Goethe, invitarono alla resistenza passiva contro il regime. Dal febbraio dell’anno successivo il gruppo iniziò anche a dipingere slogan anti-hitleriani sui muri di Monaco. Una volta arrestati, i fratelli Scholl e Probst furono torturati, sommariamente processati e infine decapitati il 22 febbraio 1943. Nei mesi seguenti la Gestapo arrestò tutti gli altri veri o presunti simpatizzanti del gruppo. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, il gruppo divenne in Germania uno dei principali simboli della resistenza contro il regime nazista.
[Federico Trocini]