zeloti

Il termine, che significa in greco zelante, fanatico, è stato usato per la prima volta dallo storico Giuseppe Flavio ne La guerra giudaica per indicare il partito dei resistenti ebrei che, dopo essersi opposti ai romani con la più estrema determinazione nella guerra del 66-73 d.C., infine in circa un migliaio commisero un suicidio in massa nella fortezza di Masada presso il Mar Morto rifiutando la resa (73 d.C.). Gli zeloti, animati da un estremo amore per la libertà del popolo ebraico, si caratterizzavano per il loro rigorismo religioso e per l’implacabile ostilità verso i non ebrei e gli ebrei di scarsa fede. Le loro radici ideologiche possono essere ricondotte ai maccabei, che nel II secolo a.C. combatterono con le armi la dominazione ellenistica. Gli zeloti, costituitisi in corrente politica durante il regno di Erode I il Grande (37-34 a.C.), si ribellarono più volte ai romani, venendone distrutti dopo l’ultima insurrezione da essi messa in atto nel 132-35 d.C.