zappatori

Movimento politico radicale sorto durante la rivoluzione inglese del 1648. Gli zappatori (diggers), così chiamati perché nel corso della rivoluzione avevano iniziato a dissodare le terre incolte del Surrey, erano sostenitori di una forma di comunismo agrario. Il loro leader fu Gerard Winstanley, che trasse ispirazione dalla Bibbia per il suo progetto di riforma sociale e morale dell’Inghilterra. Egli riteneva che le Sacre Scritture autorizzassero una critica radicale della proprietà privata, che sorge soltanto dall’oppressione, dall’assassinio e dal furto. A suo giudizio, il popolo inglese era vissuto nella libertà e nella giustizia fino alla conquista normanna, che aveva introdotto nell’isola la tirannia. Il fenomeno delle enclosures (la recinzione delle terre comuni) aveva poi ulteriormente impoverito e oppresso i contadini. Contro tali ingiustizie, i diggers chiedevano l’abolizione della proprietà privata e il ritorno all’originaria condizione di comunione delle terre. Il movimento fu attivo soprattutto nel 1648 e nel 1649, quando procedette al dissodamento delle terre incolte. Respinte dai livellatori, le idee dei diggers si diffusero, pur rimanendo minoritarie e marginali, anche tra i soldati del New Model Army (l’esercito rivoluzionario), ma furono osteggiate da Oliver Cromwell. Nel 1649 questi procedette a una drastica epurazione dell’esercito, eliminando le correnti più radicali. Il movimento degli zappatori, duramente colpito dalla repressione, si disperse in poco tempo.