astensione e astensionismo

Comportamento che accomuna, con motivazioni diverse, persone o gruppi nella non partecipazione alle elezioni politiche e amministrative. Se volontario (dichiarato o no), esprime genericamente disaffezione e distacco dal sistema politico. Se motivato politicamente, corrisponde storicamente all’atteggiamento di gruppi o tendenze che contestano alla radice lo stato – come accade per gli anarchici o i sindacalisti rivoluzionari. Si tratta in questo caso di un astensionismo “di lotta”. Esistono però forme di astensionismo forzoso e involontario. Si ha allora l’astensionismo “inevitabile” o “necessario”, che può dipendere dall’imperfetto funzionamento della macchina amministrativa (per es.: certificati elettorali non consegnati) oppure da varie cause soggettive, come la rinuncia da parte di anziani o malati. A partire dagli anni Novanta, a causa prima dell’esaurimento delle grandi ideologie e poi della progressiva disaffezione nei confronti della politica, ritenuta sempre più distante dai cittadini e, come tale, incapace di soddisfare le reali esigenze di quest’ultimi, l’astensionismo ha assunto dimensioni preoccupanti, sino al punto di porre in questione la governabilità stessa delle principali società occidentali.