Varsavia

Capitale della Polonia. Sorta come piccolo villaggio intorno ai secoli X-XI, menzionata per la prima volta nel 1224, divenne residenza dei duchi di Masovia nel secolo XIII. Annessa al regno di Polonia nel 1526, fu nominata capitale da re Sigismondo III Vasa nel 1596. Occupata dagli svedesi nel 1655, fu liberata da Giovanni II Casimiro, ma tornò agli svedesi l’anno successivo. Sotto il regno di Stanislao II Augusto Poniatowski (1764-95) visse un periodo di sviluppo economico e culturale. Nel 1795, con la terza spartizione della Polonia, passò in mano prussiana dopo essere stata occupata dai russi l’anno precedente. Liberata dalle truppe napoleoniche, divenne capitale del granducato di Varsavia (1807-1813). Dopo il congresso di Vienna fu assegnata nuovamente alla Russia (1815), al cui dominio tentò invano di sottrarsi con le insurrezioni del 1830 e del 1863. Capitale della Polonia libera dal 1918, fu teatro di un colpo di stato nel 1926 a opera del generale Pilsudski. Occupata durante la seconda guerra mondiale dai tedeschi, che nel 1943 distrussero il ghetto ebraico, fu liberata dalle truppe sovietiche nel 1945.