asilo

Il diritto di asilo, cioè l’immunità per chi si rifugiava in templi o luoghi sacri, esistette già in antiche civiltà, come la greca, dove nacque il termine. Poco conosciuto presso i romani, che prevedevano, invece, l’esilio volontario, ebbe grande diffusione nel medioevo cristiano, quando l’ingresso nelle chiese da parte delle autorità civili era considerato sacrilegio. Soppresso con l’abolizione dei privilegi ecclesiastici nel XIX secolo (ma riammesso in Italia con il Concordato del 1929), il diritto d’asilo, in quanto protezione garantita da uno stato nei confronti di un cittadino appartenente ad un altro stato, fu internazionalmente sancito nel 1951 dalla Convenzione ONU di Ginevra ed è attualmente riconosciuto dal diritto internazionale per i rifugiati politici in terra straniera o nei luoghi extraterritoriali del proprio stato, come i consolati e le ambasciate. In Italia esso è garantito dall’art. 10, comma 3 della costituzione.