Valente, Flavio

(Cibalae, Pannonia, 328 circa, † Adrianopoli 378). Imperatore romano d’Oriente dal 364 al 378. Fratello dell’imperatore di Roma Valentiniano I, fu da questi nominato sovrano della parte orientale dell’impero. Poco capace in campo militare, si dimostrò però abile amministratore. Riorganizzò il sistema fiscale rendendolo meno oppressivo e limitò gli abusi dei funzionari imperiali. Sviluppò un’ampia opera di costruzione di edifici pubblici e di fortificazioni militari alle frontiere. Seguace dell’arianesimo, tentò di imporlo in tutto l’Oriente, provocando l’opposizione aperta delle comunità cattoliche. Nel 365 dovette affrontare la rivolta guidata dal generale Procopio, che riuscì a soffocare nel 366. Entrato in guerra con i visigoti, concluse con essi la pace nel 369. Nel 371 e nel 378 condusse due conflitti contro i persiani, al termine dei quali fu costretto a cedere parte dell’Armenia. Nel 375 aveva concesso ai visigoti, i cui territori erano stati invasi dagli unni, di rifugiarsi in Mesia. Nel 378 però dovette fronteggiare la loro ribellione, provocata dalle vessazioni dei funzionari imperiali. Mentre i visigoti, alleatisi con gli alani e gli unni, invadevano la Tracia, Valente radunò l’esercito e affrontò gli invasori presso Adrianopoli. Le sue truppe però subirono una grave sconfitta ed egli stesso morì nel corso della battaglia.