Urbano VIII

Al secolo Maffeo Barberini (Firenze 1568, † Roma 1644). Papa dal 1623 al 1644. Nunzio a Parigi (1604) e cardinale dal 1606, succedette a Gregorio XV. Incarnò con grande determinazione lo spirito della Controriforma. Ribadì l’obbligo di residenza per cardinali e vescovi, riformò il clero regolare e secolare, rafforzò le missioni, emise le prime condanne contro il giansenismo nel 1640 e nel 1643 e potenziò l’Inquisizione (sotto il suo pontificato, nel 1633, si ebbe anche il processo a Galilei). Desideroso di esaltare la potenza della chiesa e la sua personale, investì grandi somme nello sviluppo e nell’abbellimento di Roma, avvalendosi in particolare dell’opera di L. Bernini. Riuscì a ingrandire lo Stato della Chiesa con l’annessione di Urbino (1631) ma, per assecondare le ambizioni dei propri familiari, impegnò l’esercito pontificio nel tentativo di sottrarre ai Farnese il ducato di Castro, subendo una netta sconfitta. Operò per favorire un accordo tra Francia e Spagna, impegnate a contendersi il ducato di Mantova nella guerra dei Trent’anni: la sua azione diplomatica contribuì alla realizzazione della pace di Ratisbona (1631) che fu un successo francese, senza tuttavia portare, come Urbano aveva sperato, all’alleanza della Francia con la lega dei paesi cattolici in lotta contro le nazioni protestanti. Fu inoltre gravemente deluso dagli esiti del matrimonio fra il re d’Inghilterra Carlo I e la principessa francese Enrichetta (1624), che non portò, come aveva sperato, a una politica di apertura verso i cattolici da parte della corona d’Inghilterra.