unni

Gruppo di tribù nomadi provenienti dall’Asia, forse discendenti dagli Hsiung-nu della Cina, che nel 375 attraversarono il Don dilagando in Europa. Travolti gli alani, si riversarono sulle steppe a nord del Mar Nero da cui espulsero i goti. Dopo aver partecipato insieme ai visigoti a ripetuti attacchi contro l’impero romano, nel 380 si ritirarono a nord del Danubio, da cui mossero dopo il 450 verso la Gallia. Il loro re Attila (434-53) creò una dominazione non unitaria e con frontiere instabili che comprendeva territori eterogenei dalla Gallia ai Balcani, includendo altre popolazioni germaniche assoggettate al loro passaggio. La fragile struttura statale che il re tentò di dare a questi vasti possedimenti fu completamente distrutta in seguito alla disfatta inflitta agli unni dal generale romano Ezio nella battaglia dei Campi Catalaunici (451). Attila organizzò allora una spedizione contro l’Italia: varcate le Alpi Giulie, distrusse Aquileia, i cui abitanti, rifugiatisi nelle isole della laguna veneta, formarono il primo nucleo della città di Venezia. Dopo aver assalito anche Milano e Pavia e aver sconvolto con la loro aggressività le regioni padane, le orde unne si ritirarono in Pannonia, dove di lì a poco Attila morì. Della loro bellicosità rimase solo il nome, applicato talvolta ad altre popolazioni come designazione etnica arcaizzante.