ascetismo

Atteggiamento proprio di chi aspira all’ascesi spirituale attraverso la mortificazione della carne, vale a dire la rinuncia ai piaceri materiali considerati come tentazione e deviazione che induce al peccato. L’ascetismo è una concezione della religiosità presente nel zoroastrismo, nel manicheismo, nel giudaismo, nel buddhismo, nell’induismo, nel cristianesimo e nell’islam. L’ascetismo tende a sottrarre l’anima alle tentazioni mediante pratiche che in molti casi si dirigono contro il corpo con forme blande che prevedono l’astinenza dal cibo in taluni giorni o periodi dell’anno e forme di violenza corporale di varia intensità: dalla riduzione del cibo al minimo necessario alla sopravvivenza fino alla flagellazione e all’automutilazione. L’ascetismo, che è strettamente connesso con il misticismo e con certe tendenze del monachesimo (nell’ambito del cristianesimo specie orientale), è considerato da coloro che lo praticano come una via privilegiata al contatto con il divino e persino alla visione di Dio e dei santi.