Troia

Antica città della Troade, in Asia Minore. I suoi diversi nomi – Dardania, Troia, Ilio (usato dai greci) – derivano dai primi re della città, rispettivamente Dardano (il fondatore, secondo la tradizione), Tros e Ilo. Nota per le mura inespugnabili (per conquistarla fu necessario ricorrere allo stratagemma del cavallo di Ulisse, secondo la leggenda), fu distrutta dai greci nel corso della guerra narrata nell’Iliade (intorno al 1200 a.C.). Gli scavi archeologici di Schliemann (1871-1890) e quelli successivi di Dörpfeld e Blegen consentirono di ricostruire le vicende storiche della città, in un arco cronologico che va dal 3200 a.C. (nell’età del rame) al 400 d.C. Ne risulta il quadro di una città collocata in una posizione militarmente efficace e commercialmente strategica, che tra il 1800 e il 1200 a.C. fu ricca e fiorente, con documentate attività di allevamento dei cavalli (citate nell’Iliade) e artigianali (il “tesoro di Priamo”, secondo Schliemann) e intensi scambi commerciali con i greci. Dopo la distruzione a opera dei greci, la regione, invasa da popolazioni balcaniche, perse importanza politica, conservando quella religiosa per la presenza del tempio di Atena sull’acropoli di Troia. Ciò che rimase della città attraversò nell’ombra l’età ellenistica e romana fino a scomparire intorno al 400 d.C.