Treviso

Città italiana. Capoluogo di provincia della regione Veneto. Dopo la fine dell’impero romano d’Occidente, nel 568 divenne sede di un ducato longobardo. Sconfitti i longobardi dai franchi alla fine del secolo VIII, tentò invano di ribellarsi a Carlo Magno che la trasformò in marca. Questa nel 994 venne assegnata dall’imperatore Ottone III di Sassonia alla famiglia Collalto. I contrasti tra i vescovi e i Collalto favorirono la nascita precoce di un libero comune di parte guelfa, che partecipò alle leghe veronese (1164) e lombarda (1168), ambedue anti-imperiali. Treviso perse la sua autonomia per opera di Ezzelino da Romano, che insediò la propria signoria negli anni Trenta del secolo XIII, forte dell’appoggio dei ghibellini e di Federico II. Tale signoria resistette soltanto fino al 1259, anno della sconfitta di Ezzelino a Cassano d’Adda. Treviso riuscì allora a organizzarsi nuovamente in libero comune. Dal 1283 al 1312 vi si instaurò la signoria dei guelfi Da Camino che sottomisero anche Feltre e Belluno. La signoria caminese fu abbattuta dopo una sommossa che ebbe luogo nel dicembre 1312. Treviso fu ancora retta da un vicario imperiale per dieci anni (1318-28), ma nel 1329 fu assorbita nella signoria del veronese Cangrande della Scala. Alla sua morte, nel 1339, fu occupata dalla repubblica di Venezia, sotto cui rimase fino alla pace di Campoformio (1797). Dopo il periodo napoleonico, il congresso di Vienna (1814-15) l’assegnò all’Austria; così, insieme con le altre province venete, Treviso fu inglobata nel regno Lombardo-Veneto; dopo la terza guerra d’indipendenza (1866) entrò a far parte del regno d’Italia.