tories e whigs

Nomi delle due maggiori forze politiche presenti in Inghilterra dal XVII secolo alla metà del XIX. Il termine irlandese tory, in origine attribuito ai cattolici fuorilegge, indicava i seguaci conservatori del pretendente cattolico al trono Giacomo II Stuart (1679) e in seguito i sostenitori degli interessi dei proprietari agrari, della monarchia e della chiesa anglicana. Rinnovata da W. Pitt il Giovane (1784-90), la fazione tory dominò la vita politica inglese fino agli anni Trenta dell’Ottocento, quando per opera di R. Peel si trasformò nel moderno Partito conservatore britannico. Il termine whig, in origine usato per i ladri di cavalli, quindi per i presbiteriani scozzesi, nel suo significato politico indicò dapprima gli avversari di Giacomo Stuart e poi i fautori degli interessi urbani e commerciali, della limitazione dei poteri della monarchia e della tolleranza religiosa. Riorganizzata da C. Fox alla fine del Settecento, la fazione whig, interprete di una forte spinta riformatrice in senso politico e socioeconomico, assunse il potere dopo il 1832, trasformandosi quindi nel moderno Partito liberale britannico.