(Treviso 1845, † Pisa 1918). Economista e uomo politico italiano. Laureatosi in giurisprudenza a Padova, insegnò economia politica a Modena e a Pisa. Legò il suo nome soprattutto alla promozione dell’azione pubblica dei cattolici in Italia, dapprima con la fondazione dell’Unione cattolica per gli studi sociali (1889), poi con l’elaborazione delle linee programmatiche del movimento cattolico (1894), che prevedeva anche interventi sui problemi del lavoro e della tutela della piccola proprietà. In opposizione al liberalismo e al socialismo (ma distinguendosi anche dall’orientamento democratico cristiano di R. Murri), propose una concezione paternalista di stampo gerarchico, corporativo e cetuale, che rispecchiava per molti versi un modello di società medievalizzante.