Tito Flavio Vespasiano

(Roma 39, † Aquae Cutiliae, Sabina, 81). Imperatore romano dal 79 all’81. Figlio di Vespasiano e di Flavia Domitilla, fu tribuno militare in Britannia e in Germania. Questore nel 65 e nel 67, seguì il padre in Giudea dove si mise in luce con la vittoria di Iapha e la presa di Iotapata. Acclamato Vespasiano imperatore, fu nominato cesare insieme con il fratello Domiziano. Gli fu affidato il comando delle forze impegnate nella guerra giudaica e conquistò Gerusalemme (70). Le legioni lo acclamarono imperatore e il padre lo associò al potere. Nominato anche prefetto del pretorio, fu assai impopolare per la sua crudeltà e inviso per la sua relazione con la principessa giudaica Berenice che, nel 79, obbedendo agli ordini del padre, rimandò in Oriente. Alla morte di Vespasiano, si mostrò assai rispettoso nei confronti del senato, donde la sua fama storiografica di “ottimo principe”. Più incline del padre al lusso e alle spese, fece terminare il Colosseo, costruì le terme Tiziane, avviò l’edificazione del tempio di Vespasiano. Il suo breve impero fu tuttavia funestato da gravi calamità: un’eruzione del Vesuvio seppellì Pompei, Ercolano e Stabia, un incendio distrusse alcuni quartieri di Roma e un’epidemia ne decimò gli abitanti.