telematica

Il termine designa tanto il settore di studi e sperimentazioni quanto le realizzazioni concrete aventi per oggetto l’integrazione delle telecomunicazioni, cioè delle tecnologie per la trasmissione a distanza, con l’informatica, vale a dire con le tecnologie dell’elaborazione delle informazioni. L’evoluzione dell’elettronica e, ancor più, quella della telefonia hanno consentito di aprire un nuovo settore di sviluppo tecnologico, le cui applicazioni e potenzialità sono destinate a esercitare un’enorme influenza in molti settori della vita sociale, economica e politica. In particolare, grazie alla tecnologia satellitare, alle fibre ottiche e all’alta definizione, che rendono possibile l’integrazione digitale tra computer, telefono e televisione, tipi di informazioni prima trattate separatamente – dati, immagini e suono – possono essere trasmessi e trattati congiuntamente. Lo sviluppo e l’interconnessione delle reti a scala planetaria consentono la messa in opera, nei più diversi settori di attività, di servizi pubblici e privati fruibili in modo interattivo e in tempo reale, senza considerazione della collocazione spaziale dell’emittente e del ricevente: dalla consultazione di biblioteche e banche dati alla trasmissione di scritti, disegni e immagini, dalla teledidattica alla telemedicina, dal telelavoro al teleshopping e al televoto. Simili realizzazioni, in via di impetuosa espansione e di continua innovazione, costituiscono un potente vettore della globalizzazione in atto; pertanto, accanto a molteplici potenzialità e problemi, esse pongono la questione del controllo delle reti e quindi dei rischi connessi di concentrazione del potere e invasione della privacy. La questione è assai controversa perché aperta a diversi possibili sviluppi, la cui direzione non è determinata soltanto per via tecnologica ed economica, ma anche politica. Pur in presenza di rinnovati problemi e conflitti, delle due possibili alternative – concentrazione-accentramento e decentramento – la prima sembra essere la meno probabile, data la stessa dinamica molecolare e in parte spontanea di moltiplicazione e sviluppo delle reti e dei loro gestori. Anche in ragione di queste conseguenze, la telematica, oltre a essere una componente centrale della società postindustriale, rappresenta al contempo una grande risorsa e una fonte di rischi per il funzionamento della democrazia.