Tebe

Città dell’antica Grecia, capitale della Beozia. Dopo essere stata città micenea, fu occupata già prima del 1000 a.C. dai beoti. Nel VII secolo a.C. divenne la capitale di una confederazione di città. Verso la fine del VI secolo a.C. entrò in uno stato di tensione con Atene, sentendo che questa ne minacciava la posizione. Durante la guerra persiana del 480-78 a.C., Tebe si schierò con la Persia contro Atene, con la conseguenza che, dopo la sconfitta dei persiani, solo l’intervento di Sparta riuscì a impedirne la distruzione da parte degli ateniesi. Nel corso della guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) Tebe si alleò con Sparta contro Atene, poi, temendo lo strapotere spartano, mutò schieramento. Sparta nel 382 a.C. impose una sua guarnigione a Tebe. Ma questa ottenne una grande vittoria contro gli spartani a Leuttra nel 371 a.C. sotto la guida di Epaminonda, assurgendo a una posizione di egemonia in Grecia. A questa posizione mise fine la vittoria di Filippo II il Macedone a Cheronea nel 338 a.C. La città insorse contro i macedoni, ma fu distrutta da Alessandro Magno nel 335 a.C. Ricostruita nel 316 a.C. da Cassandro, uno dei diadochi, non ebbe più un ruolo rilevante nella storia greca. Nel 146 a.C. cadde sotto la dominazione romana. Nell’87 a.C. Silla la inglobò nella provincia di Acaia.