Tasca, Angelo

Pseudonimo di Angelo Rossi (Moretta, Cuneo, 1892 † Parigi 1960). Uomo politico italiano. Attivo in campo politico e sindacale negli anni Dieci, nel 1919-20 fu tra i fondatori del periodico “L’Ordine Nuovo” e tra gli animatori dell’occupazione delle fabbriche come segretario della Camera del Lavoro di Torino. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito comunista d’Italia, dove, come dirigente, sostenne una linea favorevole all’alleanza con i socialisti contro il fascismo. Nel 1927 espatriò a Parigi e divenne redattore della rivista “Lo Stato Operaio”. Chiamato nel 1928 nell’Esecutivo della Terza Internazionale, sostenne Bucharin contro Stalin, e alla fine del 1929 fu espulso dal PCI. Si avvicinò quindi al movimento operaio francese, e collaborò ad alcuni suoi giornali; nel 1935 rientrò nel PSI, dove svolse un ruolo importante. Pur favorevole al fronte popolare francese, divenne sempre più ostile ai comunisti, interessandosi a tentativi di “neosocialismo” come il planismo di de Man; il suo sostegno ad alleanze con forze democratico-borghesi gli valse le critiche di Saragat e Nenni, che sostituì nel 1939 alla testa del PSI. L’occupazione nazista della Francia aprì una fase oscura e contraddittoria della sua vita, nella quale lavorò come commentatore politico per la radio del regime di Pétain e come giornalista di un periodico collaborazionista, ma contemporaneamente fece parte di un gruppo della Resistenza franco-belga. Fu autore di numerosi scritti di politica e storia, tra cui il classico Nascita e avvento del fascismo (1938) e I primi dieci anni del PCI (1953).