Tarquinio il Superbo

(VI secolo a.C.). Settimo e ultimo re di Roma. Regnò secondo la tradizione dal 534 al 510 a.C. Figura in parte storica, ma che risente notevolmente del coevo modello del tiranno greco. Genero di Servio Tullio e nipote di Tarquinio Prisco, si impadronì del potere in seguito all’uccisione di quest’ultimo. Gli si deve l’erezione definitiva del tempio a Giove Capitolino. Conquistò le città latine grazie anche a una serie di alleanze personali con altri sovrani; pare che il suo terzogenito Sesto si fosse impadronito con l’astuzia del potere a Gabi e ne avesse decapitati tutti i cittadini più importanti su consiglio del padre. Tarquinio cancellò tutti i provvedimenti democratici varati dal suo predecessore e instaurò un regime assai inviso ai romani. La pretesa violenza compiuta da Sesto nei confronti della matrona Lucrezia fu la causa accreditata dalla tradizione di una ribellione capeggiata da Bruto e Collatino che portò alla cacciata dei Tarquini e all’instaurazione della repubblica. Tarquinio chiese l’aiuto di Veio, di Tarquinia e di Porsenna re di Chiusi, ma, definitivamente battuto al lago Regillo (496), si ritirò a Cuma, dove morì, pare, ottuagenario.