Taliban

Movimento islamico sunnita di studenti di teologia provenienti dall’Afghanistan meridionale.

Sostenuto dal Pakistan, il Taliban si costituì nel 1994 in movimento politico ed esercito guerrigliero e partecipò da posizioni fondamentaliste alla guerra civile contro il presidente Rabbani e i musulmani moderati.

Nel 1996 prese il potere, conquistando Kandahar e la capitale Kabul, condannò all’impiccagione l’ex presidente comunista Mohammed Najibullah e inaugurò un regime teocratico, fondato sull’integrale applicazione della legge islamica della “sharia”. In particolare le donne furono costrette a vivere secondo le consuetudini tradizionali e ogni forma di modernizzazione dei costumi fu proibita.

Ritenuto complice degli attentati dell’11 settembre 2001 negli USA, in quanto collegato alla rete terroristica al-Qaida e al suo leader Osama bin Laden, il regime dei taliban fu attaccato da una coalizione antiterrorismo guidata dagli USA che, tra l’ottobre e il dicembre del 2001, prese il controllo dell'Afghanistan. Dopo la conquista da parte della coalizione di Kabul e Kandahar, i taliban furono estromessi dal potere, pur continuando a rimanere anche negli anni successivi una presenza importante nella vita politica dell’Afghanistan. Traendo le loro risorse soprattutto dalla coltivazione dell’oppio, si raggrupparono prevalentemente nella regione al confine tra Afghanistan e Pakistan e da lì continuarono, anche negli anni successivi, la guerriglia nei confronti delle forze americane e del governo di Hamid Karzai.