Sun Yat-sen

(Hsiang-shan 1866, † Pechino, 1925). Rivoluzionario cinese. Fondatore del regime repubblicano, noto in Cina con il nome di Sun Zhongshan. Nato da una famiglia contadina legata ai Taiping e in parte emigrata, fu formato da missionari protestanti alle Hawaii e poi a Hong Kong divenendo medico e compiendo studi vari nei maggiori paesi dell’Occidente e in Giappone. Nel movimento degli intellettuali contro il potere imperiale, costituì un suo gruppo legato ai comportamenti delle società segrete e dedito all’eversione violenta, ma ispirato alle idee repubblicane e stataliste nate con la Rivoluzione francese. Dopo la vittoria giapponese sulla Russia e in contatto con ambienti panasiatisti nipponici, nel 1905 costituì la Tong Men Hui (Lega giurata) impegnata ad attuare in Cina la rivoluzione. Al momento della crisi del potere imperiale nel 1911, assunse l’iniziativa di proclamare il 1° gennaio 1912 la repubblica assumendone la presidenza e formando un governo provvisorio. La fragilità del nuovo regime e la totale assenza di sostegno da parte delle potenze straniere da lui tanto ammirate, lo indussero a iniziare trattative con i governanti di Pechino, presto concluse con il suo allontanamento dal potere e l’ascesa alla presidenza di Yuan Shikai. La violenta soppressione del tentativo di creare un regime parlamentare e poi falliti colpi di mano dei suoi seguaci, lo ridussero ancora una volta all’esilio e alla sola elaborazione teorica. Riprese l’attività politica nel 1920-21, nella nuova situazione creata dalla Rivoluzione russa e dal Movimento del 4 maggio. Creò a Canton un regime separato che rialzò la bandiera della repubblica cinese. Con l’aiuto dei sovietici acquisito nel 1923 e con il sostegno dei militanti comunisti entrati nel 1924 nel Guomindang da lui creato nel 1912 e in questa fase trasformato in fronte di varie forze, iniziò un vasto movimento nazional-rivoluzionario che fino al 1927 rese la Cina protagonista delle lotte contro il “sistema imperialista” nel mondo. In questa fase, nel 1924 egli rielaborò i “San Min Zhuyi”, i “Tre principi del popolo”, fondati sulla rivendicazione della sovranità nazionale della Cina, sulla formazione di un regime moderno solo formalmente ispirato alla democrazia e sulla garanzia del “diritto alla vita” per le masse povere. In quest’ideologia furono formati i quadri politici e militari che dovevano portare alla riunificazione della Cina, incompiuta al momento della sua morte.