(Kemusu Argamulja 1921, † Giacarta 2008). Uomo politico e militare indonesiano. Comandante supremo delle forze armate dal 1963, nel 1965 stroncò un tentativo di colpo di stato comunista scatenando una repressione che provocò oltre 200.000 vittime. Preso di fatto il potere, nel 1967 costrinse il presidente Sukarno alle dimissioni e nel 1968 assunse la presidenza creando un regime dittatoriale durato fino al 1998. All’indomani delle elezioni del 1997, infatti, il suo regime entrò in crisi per le accuse di corruzione che coinvolsero la sua famiglia e i suoi più stretti collaboratori, per lo stato di endemica rivolta di Timor Est (che era stata annessa nel 1976) e per la grave crisi finanziaria che investì il paese. Nel maggio del 1998 gli subentrò il suo vice Bucharuddin Jusuf Habibie. All’indomani della sua uscita di scena, con alcuni stretti familiari fu ripetutamente accusato di svariati crimini e nel 2000 sottoposto per un breve periodo agli arresti domiciliari.