suebi

Popolazione germanica le cui prime notizie risalgono all’epoca di Ariovisto, loro re durante la prima metà del I secolo a.C. Al tempo delle grandi migrazioni barbariche (V secolo d.C.), gli suebi, divisi in vari gruppi, si dislocarono in diverse parti d’Europa: dalla Suebia (Svevia), alle Fiandre, lungo il Reno e anche in Inghilterra. Un gruppo di suebi, attraversato il Reno tra il 406 e il 407, penetrò nel 409 in Spagna, stabilendosi in Galizia. La partenza dei vandali per l’Africa e il momentaneo ritirarsi dei visigoti, permisero agli suebi di fondare con il re Ermerico un regno che ebbe il suo centro principale a Braga. Guidati da Rechiario (448-56), successore di Ermerico, essi tentarono di conquistare nuove terre, occupando Merida e Siviglia, ma una spedizione del re visigoto Teodorico II, intrapresa a nome dell’imperatore romano Avito, mise fine ai loro disegni. Rechiario fu sconfitto nel 456 ad Astorga e poco dopo ucciso; nello stesso anno Braga fu conquistata e saccheggiata dai goti. Riconquistata l’indipendenza, solo verso il 464 gli suebi poterono ottenere il riconoscimento ufficiale dei visigoti di Tolosa. Della storia di questo popolo nella penisola iberica poco si conosce, labili sono le tracce lasciateci, incerta è anche la successione dei sovrani che oscillarono tra paganesimo, arianesimo e cattolicesimo. Sicuramente nel 576 il re visigoto Leovigildo sconfisse il re suebo Miro. Nel 585 fu catturato Andeca, l’ultimo sovrano degli suebi, i quali, dopo due rivolte, furono assorbiti dai goti e scomparvero dalla storia.