Sucre, Antonio de

(Cumanà, Venezuela, 1795, † Berruecos, Colombia, 1830). Rivoluzionario sudamericano. Partecipò giovanissimo alle guerre per l’indipendenza contro gli spagnoli combattendo in Venezuela e Colombia. Segnalatosi per le sue doti di stratega, divenne luogotenente di Simón Bolívar che gli affidò il compito di liberare l’attuale Ecuador. Compiuta la missione con la vittoria di Pichincha nel 1822, seguì Bolívar in Perú dove ottenne la vittoria di Ayacucho (1824) che segnò la fine della dominazione spagnola in America Latina. Nominato suo malgrado presidente dell’attuale Bolivia (1825), si dimise nel 1828 in seguito a un attentato contro la sua persona. Si ritirò quindi in Ecuador, dove scelse di vivere, ma riprese le armi per difendere questo paese da un tentativo di annessione da parte dei peruviani, che egli sconfisse nel 1829. Fu quindi eletto presidente del Congresso che si riunì a Bogotá (1830) con l’intento di evitare il disfacimento della federazione della Grande Colombia. Fallito il progetto per la secessione del Venezuela, Sucre intraprese la via del ritorno a Quito, ma venne assassinato durante il viaggio.