Strasser, Gregor

(Geisenfeld 1892, † Berlino 1934). Uomo politico tedesco. Aderì fin dal 1921 al Partito nazionalsocialista e partecipò al putsch organizzato da Hitler a Monaco nel novembre del 1923. Deputato al Reichstag dal 1924 al 1933, ricoprì come organizzatore del partito vari incarichi a livello locale e poi nazionale. Schierato con l’ala sinistra dello NSDAP, di ispirazione socialisteggiante e favorevole a conferire una prospettiva sociale alla “rivoluzione nazionale”, al principio degli anni Trenta era una delle personalità più autorevoli del nazismo. Alla fine del 1932 entrò in contrasto con Hitler perché favorevole all’ingresso del partito nel governo di Kurt von Schleicher. Nel dicembre dello stesso anno si dimise da tutti i suoi incarichi di partito. Convinto che dopo l’ascesa di Hitler alla cancelleria (30 gennaio 1933) fosse necessario procedere a una “seconda rivoluzione” che ponesse fine al capitalismo, ruppe ogni rapporto con il Führer e, assieme a Ernst Röhm e ai vertici delle SA, fu vittima dell’epurazione che Hitler, con il sostegno degli industriali, degli agrari e dell’esercito, e con il braccio armato delle SS, mise in atto nella “notte dei lunghi coltelli” (30 giugno 1934).