Stolypin, Pètr Arkad’evic

(Dresda 1862, † Kiev 1911). Uomo politico russo. Salì alla ribalta l’anno seguente la Rivoluzione russa del 1905 quando lo zar Nicola II, sciolta la Duma concessa sotto la spinta degli eventi rivoluzionari, lo nominò presidente del Consiglio dei ministri. Stolypin era convinto che alla repressione delle agitazioni popolari dovesse affiancarsi una profonda azione riformatrice, soprattutto nelle campagne; in quest’ottica attuò una serie di riforme agrarie (1906 e 1910-11) volte a favorire lo sviluppo della piccola e media proprietà contadina a spese delle comunità di villaggio, fondate ancora sulla proprietà comune della terra. Risultato delle riforme fu la formazione di uno strato di contadini ricchi (kulaki) e la proletarizzazione dei contadini poveri, ridotti al rango di braccianti, con un conseguente inasprimento dei conflitti sociali nelle campagne. Godette dell’iniziale appoggio del partito liberal-costituzionale ma non esitò a sciogliere per due volte la Duma (1907 e 1911) quando essa si oppose alla sua politica. Morì assassinato.