stoicismo

Scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (334 circa – 262 circa a.C.) intorno al 300 a.C. ad Atene. Il termine deriva da Stoà poikíle, ovvero “portico dipinto”, dove Zenone creò la “scuola del portico”. Tra i maggiori seguaci di Zenone furono Cleante di Asso e soprattutto Crisippo di Soli (280 circa – 207 a.C.), al quale si deve la grande opera di sistemazione della filosofia stoica. Per quanto concerne la dimensione etica e politica, lo stoicismo affermava la necessità per l’uomo di vivere seguendo i precetti della natura e della ragione. Il dovere, suggerito dalla ragione in contrasto con il piacere e il perseguimento dei beni mondani a cui lo stoico è indifferente, costituisce il fondamento della virtù. Il prezzo della virtù può essere anche il suicidio. Le leggi della comunità politica devono rispondere al lógos divino e alla natura. La schiavitù è contro natura, in quanto ogni uomo ha diritto alla libertà in uno spirito cosmopolitico. Lo stoicismo si diffuse a Roma; e suoi seguaci furono grandi personalità come Cicerone, Epitteto e l’imperatore Marco Aurelio.