Stati generali

Nella monarchia francese si indicava con états généraux (Stati generali) l’assemblea della nazione intera organizzata secondo i tre ordini (clero, nobiltà, terzo stato). Gli Stati generali, convocati per la prima volta nel 1302, facevano risalire le loro origini all’uso dei primi re capetingi di richiedere aiuto e consiglio ai loro sudditi e vassalli per questioni di particolare rilevanza, senza che ciò prefigurasse, come in Inghilterra, una partecipazione degli ordini della nazione all’esercizio del potere. Convocati a intervalli irregolari e secondo regole variabili sino al 1614, gli Stati generali non furono più riuniti durante il periodo di governo monarchico assolutista. La grave crisi finanziaria della monarchia indusse nel 1787 l’assemblea dei notabili a sollecitarne la convocazione in quanto unico organo della nazione in grado di approvare l’imposizione di una tassa generale. Con la riunione degli Stati generali a Versailles il 5 maggio 1789 prese avvio la Rivoluzione francese, che vide di lì a poco la trasformazione degli Stati generali in assemblea nazionale con funzione costituente.