Staël-Holstein, Anne Louise Germaine

(Parigi 1766, † ivi 1817). Scrittrice francese. Figlia di J. Necker, ricevette una raffinata educazione letteraria e filosofica e nel 1786 sposò l’ambasciatore di Svezia a Parigi, il barone Eric Magnus di Staël-Holstein. Dopo il crollo della monarchia, nel 1792, si rifugiò a Coppet, in Svizzera, dedicandosi all’attività letteraria. Dal 1794 visse un intenso ma tormentato legame sentimentale con Benjamin Constant. Ritornata a Parigi nel 1795, diede vita al celebre salotto di rue de Bac. Ammiratrice di Napoleone, divenne poi sempre più ostile alla sua politica e, accusata di fomentare l’opposizione, nel 1803 fu costretta ad abbandonare Parigi. Iniziò allora una lunga serie di viaggi per l’Europa che la portarono in Germania, in Italia, in Russia, in Austria e in Svezia. Alla caduta di Napoleone fece ritorno nella capitale francese, dove aprì un nuovo salotto letterario. Grande esponente della letteratura romantica – nota soprattutto per il trattato La Germania (1810) e i due romanzi Delphine (1802) e Corinna (1807) – espresse la sua riflessione politica in Sulle circostanze attuali che possono terminare la rivoluzione e sui principi che devono fondare la Repubblica in Francia (1798) e più tardi in Considerazioni sui principali avvenimenti della Rivoluzione francese (rimasta incompiuta). La prima opera è ispirata a ideali repubblicani moderati; nella seconda si delinea invece l’orientamento verso un regime monarchico costituzionale sul modello inglese, secondo l’ideale che era già stato di Necker. Importanti le sue riflessioni sul rapporto fra intellettuali e rivoluzione, sul principio di sovranità e sul concetto di rappresentanza, temi fondamentali anche nel pensiero di Constant.