società

Delle innumerevoli accezioni che il concetto di società ha assunto dall’antichità classica al presente, quattro mantengono nelle scienze sociali una perdurante validità. In una prima accezione – la più generale – è società ogni forma di associazione, intesa come legame e sodalizio, affettivo o utilitario, tra individui. Si dirà così, con Durkheim, Emile, società familiare, società coniugale (la coppia sposata), società militare (l’esercito), società religiosa (la chiesa, la confessione o la setta), ecc. In questi casi società sta a indicare il fatto associativo. In una seconda accezione, definita per la prima volta da Tönnies, Ferdinand, società è un tipo di relazione tra individui che si differenzia dalla relazione di tipo comunitario. Diversamente dalla comunità, la società è basata su relazioni impersonali, sulla distinzione tra soggetto e ruolo, sulla generalizzazione di norme formalizzate, su valori universalistici, sulla diffusione di pratiche contrattuali, sullo status acquisito. Secondo le sociologie evoluzionistiche la società viene dopo la comunità, anzi si afferma contro la comunità. I processi di modernizzazione sono, al fondo, processi di erosione della comunità e di sostituzione di questa da parte della società. In una terza accezione società indica l’insieme dei rapporti sociali codificati e dei mezzi istituzionali che condizionano (consentono o limitano in vario grado) l’azione dei soggetti, in quanto distinto dalla cultura, in particolare dai valori condivisi. È questo il senso che assume la distinzione, formulata da Merton, Robert King, tra struttura sociale e struttura culturale. In un quarto senso, infine, il termine società indica al contempo a) una popolazione insediata in un territorio, del quale detiene il controllo, e i cui membri condividono cultura e identità storica e intrattengono la gran parte delle relazioni economiche, politiche e culturali, e b) l’insieme delle strutture (famiglia, scuola, azienda, esercito, ecc.), più o meno differenziate, complesse e organizzate, che assicurano e regolano la produzione e riproduzione di tali rapporti. In quest’accezione la società è una società globale, nel senso che contiene al suo interno molteplici tipi di associazione, contemplati nella prima accezione del termine. Benché la società sia normalmente coestensiva con uno stato, ciò non si verifica sempre, come è avvenuto nel caso della società palestinese. Un’ulteriore importante distinzione è quella che passa tra società intesa in senso concreto (di cui alla quarta accezione) e società intesa in senso analitico (di cui alle prime tre accezioni). In senso concreto il riferimento va alle società storicamente individuate: la società inglese in epoca vittoriana, la società italiana in epoca fascista, ecc. In senso analitico si distinguono tipi o modelli di società: società feudale e società industriale, società capitalistica e società socialista, ecc. Una prospettiva d’indagine storico-sociologica che permette di collegare il livello analitico con il livello concreto è quella che si basa sul concetto di “formazione sociale”. Esso consente di individuare e porre in rapporto diversi tipi di società compresenti in una stessa società storica. [Paolo Ceri]