Singh, Manmohan

(Gah, Pakistan, 1932, viv.). Economista e uomo politico indiano. Dopo il compimento degli studi in economia presso le università di Cambridge e Oxford, a partire dai primi anni Settanta assunse numerosi incarichi di prestigio, tra cui quello di consulente economico del governo. Nel 1991 conquistò un seggio alla camera alta del parlamento indiano (Rajya Sabha) e nello stesso anno fu nominato ministro delle finanze, contribuendo a un significativo rilancio dell’economia indiana attraverso la svalutazione della rupia, la riduzione delle tasse, l’incoraggiamento degli investimenti stranieri e la privatizzazione di numerose industrie statali. All’indomani della vittoria elettorale del Partito del congresso nel 2004, Singh fu incaricato di formare il nuovo governo, divenendo così il primo sikh a occupare l’incarico di primo ministro. Durante il suo primo mandato si impegnò a fondo nella lotta contro la povertà e nel ristabilimento di relazioni pacifiche con il Pakistan. In risposta alle crescenti necessità energetiche del paese, nel 2005 avviò negoziati con il presidente americano G.W. Bush in vista di un accordo di cooperazione nucleare. Nelle elezioni parlamentari del 2009, il Partito del congresso rafforzò la sua maggioranza e Singh fu riconfermato per un secondo mandato.