sinecismo

Nell’antica Grecia indicava generalmente l’assoggettamento dei borghi vicini e la costituzione di una polis relativamente grande, centro del potere politico-amministrativo in un’area geografica piuttosto vasta. Casi tipici di sinecismo furono quelli di Atene, Argo e Sparta tra la fine dell’VIII e la prima metà del VII secolo a.C. Ad Atene il fenomeno comportò la perdita dell’autonomia degli altri borghi dell’Attica risalenti all’età micenea e si concluse verosimilmente dopo il VII secolo, quando fu piegata anche la resistenza di Eleusi. Anche l’Argolide e la Laconia conobbero, nello stesso periodo, un analogo processo: nel caso dell’Argolide Nauplia, Tirinto, Micene e altri piccoli centri micenei dovettero riconoscere la supremazia di Argo; nel caso della Laconia Sparta si impose sui vicini e, dopo un ventennale conflitto, sulla Messenia. Si conoscono però anche altre forme di sinecismo: quella che portava la popolazione rurale a raccogliersi intorno a un borgo fortificato, oppure l’unione di più città con la fondazione di una nuova capitale comune (come avvenne nel caso di Rodi).